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Per la prima volta si svolgerà a Bologna, il 31 dicembre, la tradizionale Marcia nazionale della pace promossa da Pax Christi, Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, Caritas italiana, Azione cattolica italiana e arcidiocesi di Bologna. Una maniera alternativa di trascorrere il Capodanno, centrata quest’anno sui temi della nonviolenza e del disarmo.

Un invito a partecipare a tutte le religioni e a tutte le culture. Aderiscono tanti gruppi e associazioni. Il motivo conduttore è la non violenza come stile di una politica per la pace.

Il 31 dicembre ritrovo dalle 14, 30 alle 16 ai Giardini Margherita, Palazzina Liberty,  dove si farà Festa e verranno allestiti banchetti a cura delle varie Associazioni. Ciascuna potrà portare la propria testimonianza scritta  sui disagi e le difficoltà personali e sociali affrontate con  lo stile della non violenza. Alle 16 la Marcia vera e propria si dirigerà a Piazza San Domenico, dove ci saranno un momento di preghiera interreligiosa, altre testimonianze e l’intervento del Vescovo di Taranto mons. Filippo Santoro. La Marcia farà poi tappa a San Petronio.  Alle 20 e 30 al Palazzo dello Sport (Pala Dozza) tavola rotonda sulla pace e la non violenza e alle 22 e 30.

In Piazza San Francesco fine marcia, informazione sul sito www.marciadellapacebologna2016.it

Nell’occasione l’Istituto De Gasperi pubblica e diffonde uno stralcio del saggio storico politico di Luigi Sturzo La Comunità internazionale e il diritto di guerra, Londra, 1929. Il capitolo pubblicato porta il chiaro titolo La eliminabilità della guerra.  L’esilio londinese è per Sturzo l’occasione di importanti riflessioni, preziose anche per noi contemporanei. Da allora le cose si sono fatte enormemente più complicate, ma l’inizio della lettura è buono e consente sviluppi fecondi.

Sturzo muove dalla seguente domanda: “se poteva darsi una coscienza generale che accettasse o propugnasse la proscrizione della guerra come un crimine per tutti i paesi e se tale coscienza si potesse concretizzare in una organizzazione internazionale che la escludesse dagli istituti giuridici riconosciuti in modo tale da garantirsi dai casi criminosi che potessero accadere”. Clicca e scarica Luigi Sturzo, L. Sturzo L’eliminabilità della guerra.pdf