Mentre continua ad imperversare il dibattito sulla “sicurezza”, che ha messo la prostituzione al centro dei problemi da “rimuovere” (nel senso letterale della parola), il Forum permanente sulla prostituzione (del quale fanno parte CGIL Milano, Cisl MIlano, Uil Milano e Lombardia e Caritas Ambrosiana) prende parola sulla questione.Il forum permanente sulla prostituzione esprime la propria preoccupazione su quanto sta emergendo nel dibattito politico in questi giorni, relativamente al fenomeno della prostituzione.

{{Preoccupa in particolare che l’unico elemento di disagio sociale venga identificato nella presenza delle prostitute nelle strade}} cittadine e che tutti gli sforzi siano concentrati solo sulla “ rimozione” delle donne dalle strade, quale elemento di disturbo del ”comune senso del pudore”.
Ancora una volta, a nostro avviso, è stata privilegiata una modalità politica che guarda solo all’immagine e non alla sostanza dei problemi.

Nulla viene detto invece relativamente al fatto che queste donne sono legate ai racket della malavita che fanno della tratta e dello sfruttamento il cuore dei loro affari, agendo sulla debolezza e sulla situazione di bisogno delle donne.
Di questa situazione sono vittime anche molte e molti minorenni.

{{Intervenire esclusivamente con soluzioni repressive anche nei confronti della vasta e variegata clientela, non affronta il problema}} alla radice e quindi non consente per nulla di trovare una soluzione.
E’ noto che dietro a questo fenomeno si annidano mafia, criminalità organizzata, varie associazioni a delinquere e quindi una politica efficace anche per la sicurezza dei cittadini non può prescindere da una campagna investigativa e di repressione nei confronti degli sfruttatori.

Nei confronti delle donne che si prostituiscono {{occorre favorire l’applicazione di quelle norme che incentivano i percorsi di uscita dalla prostituzione}} e la denuncia del racket, come previsto dall’art. 18 del testo unico 286/98.

Inoltre come forum pensiamo che la legge 75 del 20.02.1958, la cosiddetta {{legge Merlin, rimanga un buon punto di equilibrio}}.
Non condividiamo quella doppia morale espressa da chi, facendo leva sulle paure e le insicurezze dei cittadini, invece di combattere le cause, si limita a proporre misure di “decoro urbano” spostando le prostitute in ambienti nascosti mettendo così a tacere una certa coscienza collettiva.

Dovremmo interrogarci sul malessere che attraversa la nostra società che registra una crescita preoccupante degli episodi di violenza sia sulla strada che all’interno della famiglia dando conto che, ancora una volta, donne, minorenni, poveri, sono facili vittime di un degrado sociale e culturale.
Noi sosteniamo che {{bisogna intervenire sulla prevenzione a partire dalle scuole}} con interventi anche a carattere formativo che propongano una relazione tra i due generi basata sul rispetto e non fatta di sfruttamento, violenza, bullismo e stereotipi distorti proposti anche da certa pubblicità.

{{Per Informazioni}}

{{CGIL}}
– N. Benuzzi 02/55025493 – nerina.benuzzi@cgil.lombardia.it
– F. Colombini 02/55025342 – fulvia.colombini@cgil.lombardia.it
– T. Scalco 02/55025405 – tiziana.scalco@cgil.lombadia.it

{{CISL}}
– L. Cassina 02/20525216 – Luigia_Cassina@cisl.it

{{UIL}}
– T. Palese 02/671103900 – palese@uilmilomb.it

{{CARITAS}}: Ufficio Stampa 347/4205085