Leggo con timore e sorpresa che una manciata di giorni fa, a Beirut, l’Isis ammazzato 50 musulmani sciiti e ne ha feriti 200. E io, vergognandomi per quel che sto per scrivere, voglio ammetterlo: sapete cosa stavo facendo in quel momento? Stavo cercando una lavatrice. Ebbene sì. Vivevo, cercavo di risolvere i miei problemi, per poi aggiustare la mia piccola vita, tornare a casa a misurare la glicemia a mio padre, occuparmi dei miei tre lavori da precaria cronica. E non mi informavo. E non ho pianto. Non ho sofferto. Non ho scritto come faccio adesso.

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