A promuovere questo appello, tra altr* intellettual*, Marina Valensise, fondatrice di Vale (“Valorizziamo aziende artisti lavoro esperienze”).  Gli intellettuali chiedono ai e alle parlamentarie e ai loro partiti un “impegno a tutto campo per puntare sulla cultura”, definita “il motore della crescita civile”.  Ad  oggi sono oltre 270 adesioni all’invito lanciato da Marina Valensise.

Non si ferma la pioggia di adesioni all’Appello per la cultura lanciato da Marina Valensise, fondatrice di Vale ed ex direttrice dell’Istituto di Cultura a Parigi, a cui hanno aderito finora oltre duecento personalità di indiscusso valore, che di solito agiscono individualmente, come registi, studiosi, compositori, musicisti, cuochi, trombettisti. Segno di una risposta corale a un’idea semplice e urgente ma molto sentita: ridare dignità alla vita civile, riscoprire una leva essenziale del nostro vivere insieme all’insegna della cultura, dando voce a un desiderio di partecipazione che smentisce cinismo e disaffezione, e senza arrendersi ai tempi che corrono e alla mediocrità imperante, sceglie di reagire di fronte al rischio di incompetenza e alla dissoluzione sociale che l’incultura comporta.

«Al nostro appello – dice la Valensise – hanno aderito insegnanti e psichiatri, semplici cittadini, notai, architetti, poeti, musicisti, responsabili di associazioni e madri di famiglia. Da tutta Italia, da Torino a Messina, da Lecce a Venezia, la risposta confonde le frontiere tra destra e sinistra, in un unico slancio corale. Bisognerà tenerne conto. Grazie dunque ai tanti amici, ai lettori, ai semplici cittadini pronti a impegnarsi in prima linea, e grazie a quanti vorranno continuare a sottoscrivere il nostro appello. Per farlo basta una email: appelloperlacultura@gmail.com. Saremo in tanti. Saremo uniti. Qualcosa accadrà».

 

La lista delle personalità che hanno firmato l’appello si puà leggere sul sito di Spettacolo e cultura