Al Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte

Gli Stati Generali delle donne esprimono forte preoccupazione al dramma  in corso  e auspicano
interventi istituzionali urgenti affinché si ponga subito fine alle violenze e allo spargimento di sangue, e si favorisca l’apertura delle frontiere affinché donne, bambini e anziani, stremati dal freddo, dalla fame e dalla paura trovino al più presto rifugio e riparo in terra europea.

In Siria nord-occidentale, un paese martoriato da quasi un decennio di guerra, i combattimenti proseguono e sono circa 100mila i civili siriani sfollati nella regione nord-occidentale, teatro dell’offensiva russo-filogovernativa oltre che dal recente intervento militare turco.

Gli attacchi condotti dalle forze del governo siriano e dai loro alleati continuano a colpire civili e strutture mediche. Nella regione di Idlib, teatro dello scontro tra Erdogan e Assad, ci sono fedeli cristiani trattenuti e presi in ostaggio. Decine di migliaia i profughi ai confini tra la Turchia e la Grecia, in fuga dalla Siria: siamo di fronte ad una vera e propria catastrofe umanitaria, che si sta consumando nell’indifferenza internazionale.

L’apertura delle frontiere verso la Grecia da parte del Governo turco non favorisce l’esodo dei poveri profughi che allo stato trovano brutale repressione e respingimenti. Notizie delle ultime ore denunciano l’utilizzo di gas lacrimogeni su profughi dispersi lungo il fiume Evros che segna il confine tra la Grecia e la Turchia. La frontiera greca rimane blindata e si prepara a respingere un numero considerevole di persone.
Siamo sull’orlo di una tragedia umanitaria difficilmente gestibile che vede già le prime vittime tra i bambini e che richiama alle drammatiche condizioni in cui vivono migliaia di profughi nelle isole di Samos e di Lesbo. Una tragedia umanitaria che non può lasciare indifferenti nessuno e che deve vedere il coinvolgimento di tutti i paese europei.

Accogliamo con plauso la missione ai confini tra Grecia e Turchia della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen con il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il Presidente del Consiglio UE Charles Michel insieme al premier greco Mitsotakis.
Così come apprezziamo positivamente la decisione di convocare urgentemente i Ministri degli esteri UE in settimana nonché la convocazione, da parte della Presidenza Croata, per il 4 marzo del Consiglio straordinario Giustizia.
Al Governo Italiano si chiede di dare aiuto a bambini non accompagnati e a mamme con bambini e di attivare un corridoio umanitario per far fronte alla drammatica situazione.

Come donne, impegnate in politica, nelle istituzioni, nella formazione, nell’associazionismo e nelle professioni, ma anche come mamme, chiediamo un segnale forte e chiaro per la salvaguardia dei diritti e per la promozione di una cultura solidale verso i più fragili, che sappia rispettare il dramma umano e valorizzare la dignità della persona umana. Insieme, per l’unità, fatta di credibilità e coraggio, per l’attuazione dei valori costituzionali.

Per una società più umana e più felice.

Per gli Stati Generali delle Donne
Isa Maggi

per il Comitato scientifico
Maria Lippiello