Dal 21 novembre al 12 dicembre 2010 e’ possibile sostenere la campagna di
Amnesty International ‘contro la mortalita’ materna’ attraverso il numero
45506 inviando un sms del valore di 2 euro da cellulare privato Tim,
Vodafone, Wind, 3 e CoopVoce o chiamando lo stesso numero da rete fissa e
donare cosi’ 5 o 10 euro da Telecom Italia oppure 5 euro da Infostrada.
Ogni anno nel mondo 350.000 donne muoiono per complicazioni
legate alla gravidanza e al parto.
_ Molte di loro muoiono tra sofferenze
atroci.
_ Alcune a casa, senza l’assistenza di personale medico; altre
mentre cercano di raggiungere un ospedale, a piedi, in auto o in
motocicletta; altre ancora in un letto d’ospedale perche’ non sono state
curate in tempo.

La maggior parte di queste donne vive in poverta’ e
risiede nei Paesi in via di sviluppo, tuttavia, anche nei cosiddetti Paesi
ricchi le donne che appartengono a minoranze etniche vanno spesso incontro a ostacoli nell’ottenere l’assistenza sanitaria cui hanno diritto.

Per fermare questa tragedia Amnesty International ha lanciato [una campagna
mondiale->http://www.amnesty.it/21novembre-mortalita-materna] per {{chiedere ai governi che l’assistenza ostetrica d’urgenza sia
disponibile per ogni donna}}, che siano {{eliminati i costi che ostacolano
l’accesso alle cure mediche di base}} e che sia {{rispettato e tutelato il
diritto delle donne al controllo sulla loro vita sessuale e riproduttiva}}.

Grazie alle donazioni Amnesty International potra’ realizzare una serie di
interventi concreti in Peru’, uno dei Paesi con il piu’ alto tasso di
mortalita’ materna di tutta l’America Latina, in Sierra Leone, dove, piu’
che in qualsiasi altra parte del mondo, le donne rischiano di perdere la
vita durante il parto, in Burkina Faso, dove ogni anno 2.000 donne muoiono
per complicazioni legate alla gravidanza, e nei ricchi Stati Uniti
d’America in cui, nonostante la spesa sanitaria sia tra le piu’ alte nel
mondo, a morire sono ancora le donne che appartengono a minoranze etniche
o a comunita’ native.