Nata come semplice libreria on line, Amazon è oggi il brand più ricco e potente del mondo. Poco importa se intanto le librerie chiudono, se i lavoratori sono sempre più sfruttati o precari, se l’ambiente viene ulteriormente aggredito perché l’e-commerce, i dati sono chiari, resta prima di tutto un’infinita quantità di merce trasportata su strada. Intorno a queste ragioni nasce un invito di un gruppo di persone vicine a Comune: compiere un gesto di resistenza e di schieramento a partire dalla dissociazione da Amazon, evitando gli acquisti e annunciandolo pubblicamente. Per aderire Comune mette a disposizione questa pagina: in coda, nello spazio “Lascia un commento”, segnalate nome e cognome e diffondete quanto più possibile il link dell’invito. Naturalmente l’invito è rivolto anche a chi non ha mai utilizzato i servizi Amazon. Chissà che un giorno non possa diventare una campagna, ampia, articolata e creativa.

INVITO  –  Amazon sta guadagnando una posizione di monopolio mondiale straordinaria e pericolosa: la sua crescita, accompagnata da una progressiva concentrazione e automazione dei processi di distribuzione, sempre più di frequente viene associata:

  •  alla chiusura di negozi e librerie, e alla conseguente perdita di posti di lavoro;a una riduzione della qualità del lavoro, sempre più misurato, controllato, malpagato, precario, e meno tutelato;
  • all’elusione della tassazione nei paesi dove opera, compresa l’Italia.

In questo scenario, chiude il piccolo commercio, si perdono posti di lavoro, si erodono garanzie per quelli che restano, si mette a rischio la posizione dei lavoratori del commercio e della logistica, ma anche quella dei produttori ai quali, in progresso di tempo e crescendo la posizione di monopolio, più facilmente il prezzo di uscita delle merci potrà essere imposto al ribasso. Mentre alcuni si compiacciono dell’efficienza, della comodità e del relativo risparmio – perché è vero che i prodotti inviati attraverso Amazon arrivano presto e spesso sono venduti a un prezzo ribassato – c’è una parte di mondo che diventa più povero, meno tutelato, ricattabile: se a un risparmio di tempo e denaro individuali corrisponde un maggior costo sociale (oltre che personale) in termini di dignità dei lavoratori e posti di lavoro, allora il bilancio è certamente negativo. E lo è per tutti, anche per chi persegue i soli propri interessi individuali, perché una società più povera, in termini economici, morali, di sicurezza è un costo per tutti.

Per chi voglia approfondire, sulla posizione di monopolio di Amazon e le sue conseguenze, esistono articoli e analisi facilmente reperibili QUI

Poiché i monopoli – tutti – generano maggiore povertà, favoriscono la concentrazione dei capitali e contribuiscono ad allargare la forbice che separa una minoranza progressivamente più ridotta e più ricca da una maggioranza più allargata e sempre più povera, proponiamo un gesto di resistenza e di schieramento a partire dalla dissociazione da quello che oggi si presenta come il monopolio in più ampia e rapida espansione e commercialmente più aggressivo: Amazon.

Per aderire, bastano tre azioni:  1 Evitare di acquistare attraverso Amazon e cancellare, per chi l’ha fatta, la propria iscrizione su amazon.it (e, magari, riscoprire i negozi sotto casa e le librerie indipendenti);  2 Comunicare pubblicamente la propria adesione a questa iniziativa attraverso il sito del quotidiano Comune, così:   vai a https://comune-info.net/; nella pagina di apertura, cerca lo spazio “Amazon Addio”, qui inserisci in coda alla pagina semplicemente nome, cognome e email (l’indirizzo che non sarà reso pubblico);  Diffondere l’iniziativa e invitare a diffonderla attraverso la posta elettronica e, per chi li usa, i propri profili sui social.

Un’azione collettiva non incide su un processo mondiale apparentemente inarrestabile: ma, intanto che la foresta brucia, noi scegliamo di gettare sull’incendio la nostra goccia d’acqua, non perché possa sperabilmente spegnerlo, ma per dignità e testimonianza.

N.b. Chi volesse eventualmente sostenere l’iniziativa, potrà inviare un contributo libero al quotidiano Comune, che la ospita sul proprio sito [in https://comune-info.net, cerca “sostieni Comune-info”]

ARTICOLI CORRELATI che si possono trovare sul sito Comune- info

L’asta di Amazon e i sindaci piazzisti Simone Ramella

Sottrarsi al dominio del mercato Paolo Cacciari

I braccialetti della modernità Matteo Saudino

Amazon, Dostoevskij e il fascismo cool Nicolas Bonnal

Compro tutto con un click Alessandra Magliaro

Black Friday, il Pd si finanzia con lo shopping su Amazon Simone Ramella

La città ideale per Amazon Paola Somma

Una vignetta di Mauro Biani pubblicata da il manifesto

ALTRI ARTICOLI

Vantaggi fiscali illeciti di Amazon in Lussemburgo R. Ciccarelli

Primo e storico sciopero ad Amazon. «Siamo rotti e sfruttati» M. Franchi

L’e-commerce e il suo contributo all’inquinamento globale

 

Tags:boicottaggio, consumo critico, lavoro, Multinazionali, precari