Dato sfogo infantilmente alla rabbia condita di parolacce (ogni tanto fa bene alla salute, per non schiattare) oggi torno su tutta la faccenda Grillo Boldrini ecc.ecc.
Parto da Letta che ha giustamente parlato di barbarie. La parola è passata nel linguaggio politico, asetticamente staccata da chi ve l’ha immessa, sicché non fa più male a nessuno. Orbene Rosa usò questa parola in una famosa antitesi {{“O socialismo o barbarie”. }}

Significa che se guardiamo la citata vicenda, che continua a fare vergogna, si capisce subito che quasi non serve fare e dire cose giustissime e ben dette e arricchite di esempi episodi ecc.ecc.ecc., se non ci si rende conto, e lo si dice, che a questa deriva non si può resistere se non si incomincia a costruire {{l’alternativa di sistema}}, la crisi lasciata alla sua spontaneità va appunto alla “scelta” tra socialismo o barbarie.

Dunque, dopo aver bene analizzato le componenti più schifose degl eventi, giustamente stigmatizzato tutti quanti e anche molte, incominciamo almeno per esempio a capire {{la portata antagonista di un possibile movimento europeo delle donne per l’autodeterminazione (“Yo decido”)}}: sennò si perde solo tempo e fatica, avanti tutta dunque, anche col fiatone, abbracci stretti rossi rosa viola di classe di genere, quel che volete, basta che non siano abbracci riformisti

dalla mailing list Lidia Menapace