Questa mattina presso la Camera dei Deputati ha avuto luogo un incontro /conferenza stampa promosso dalle associazioni che hanno dato vita all’Accordo di azione coune per la decocrazia paritaria per “festeggiare” l’approvazione al Senato della doppia preferenza per la rappresentanza di genere ( ddl 3290). Erano presenti alcune parlamentari che
hanno seguito l’iter e sostenuto il progetto fino alla sua conclusione.

Quaranta sono le associazioni che hanno dato vita a questa operazione, con una pressione costante durata mesi e la ricerca di contatti diretti ovunque possibile.

Il risultato positivo ha dato ragione di quanto sia importante essere unite, anche trasversalmente, perché la voce arrivi dove deve arrivare.

Tuttavia l’euforia del risultato è stato tenuto giustamente a freno perché come è stato fatto notare i problemi sono ancora tanti:
_ – Innanzi tutto abbiamo ottenuto un risultato parziale perché relativo alle elezioni amministrative e si dovrà combattere per quelle nazionali.
-Inoltre va abbattuto definitivamente il tentativo subdolo di introdurre la terza preferenza ipotesi che certamente andrebbe a discapito delle donne (proposta
avanzata da Gasparri-Quagliarello)
-Altro punto la necessità di premere per leggi in un certo senso di contorno, come quella per i rimborsi elettorali che dovrebbero essere commisurati alla
presenza numerica delle donne , non solo messe in lista ma elette.

A questo punto è emerso un altro tema di grande rilievo come la necessità di incrementare l’impegno delle donne per la loro partecipazione diretta, stimolando
la loro voglia di esserci, di contare e di voler costruire una vera democrazia rappresentativa.

Rimane qualche posizione diversa sulle scelte preferenze-collegi ma finora sembra che si sia riuscite a lavorare in maniera proficua senza porre paletti all’interno
dell’azione comune .

C’è stato un giusto compiacimento per la crescita del numero delle associazioni pronte a lavorare unite al progetto e non si è dimenticato di sottolineare in
chiusura che il nostro sguardo dovrà però andare al di là della politica: {{una vera democrazia paritaria si raggiungerà quando entrerà in tutte le realtà sociali
che coinvolgono la gestione del Paese.}}

{Hanno condotto Carlà, Izzo, Canevari, Rodano -presenti intervenute Carlini, Inconstante, Germontani, Lo Moro, Mura, Pollastrini}