I collettivi della rete Controviolenzadonne, alla vigilia della manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne, hanno diffuso una dichiarazione in cui ribadiscono il significato della manifestazione e esprimono il rifiuto della strumentalizzazione da parte di forze politiche che disconoscono l’autodeterminazione delle donne e sostengono politiche razziste.Aderire ad una manifestazione significa condividerne i contenuti, le pratiche, le finalità.

La manifestazione di sabato 24 novembre non è una manifestazione contro una “generica” violenza sulle donne, i cui autori si vogliono ancora non “nominare”. E’ {{una manifestazione contro la violenza “maschile” sulle donne}}. Continuare ad indicare il “sesso” delle “vittime” e non anche quello degli autori della violenza, cioè “gli uomini”, significa perpetuare una logica di disconoscimento e di rimozione della realtà.

La violenza maschile contro le donne è {{una realtà drammatica}} e, purtroppo, è presente, non nelle “pieghe più nascoste della nostra società”, bensì in quelle più visibili: la famiglia. Più del 68% della violenza maschile sulle donne avviene tra le mura domestiche e gli autori sono i loro mariti, conviventi, ex partner, padri, fratelli, comunque uomini conosciuti! Nel 94% dei casi non è denunciata.

Per questi motivi, {{rifiutiamo l’adesione}} alla manifestazione del 24 novembre e la strumentalizzazione di questa giornata da parte di soggetti politici che hanno costruito e aderito al Family Day, che disconoscono l’autodeterminazione delle donne e sostengono le politiche razziste, familiste e ostili al riconoscimento dei diritti e della libertà di lesbiche, gay e trans della destra reazionaria, praticate in grande stile anche da un governo che si definisce di sinistra e che si è reso protagonista, negli ultimi mesi, di campagne repressive contro i migranti strumentalizzando la violenza sulle donne.

{{ La libertà femminile}} è l’unico possibile fondamento dell’eliminazione definitiva di ogni forma di violenza contro le donne. Ribadiamo qui e ora {{la nostra incompatibilità}} con chiunque porti avanti scelte e pratiche politiche opposte ai nostri percorsi e all’affermazione dell’autodeterminazione e della libertà delle donne in ogni ambito.

Nel riaffermare {{l’autonomia politica e la forza delle pratiche politiche delle donne}}, sosteniamo con forza e determinazione, il nostro essere antifasciste, antirazziste e antisessiste, nei contenuti e nella lotta.

{I collettivi della rete Controviolenzadonne: A/matrix, Assemblea femminista via dei volsci 22, Centro Donna L.i.s.a., Feramenta, Gruppo donne CSOA ex Snia Viscosa, Infinite voglie, La mela di Eva, Luna e le Altre, Martedì autogestito da femministe e lesbiche, Ribellule}