. Legale storica in processi per stupro in cui assisteva donne vittime di abusi, tra cui quello contro gli autori del massacro del Circeo, Augusta Lagostena Bassi aveva 82 anni ed era nata a Milano. Ho intervistato Tina Lagostena Bassi nel 1992, includendola nel novero delle voci di femministe, 18 in tutto, che pronunciavano quelle {Parole per
giovani donne}, che avevo scritto per l’editore Solfanelli.
_ Appena uscita
dal liceo mi ero iscritta a legge perché, spinta dal suo impegno che a
livello mediatico era stato conosciuto dopo la drammatica messa in onda di {Processo per stupro}, volevo fare legge e diventare come lei.
_ Le avevo
anche scritto, e lei mi aveva detto: “Appena ti laurei vieni nel mio
studio”.

Poi la mia vita aveva avuto un’altro corso, ma lei non poteva
mancare, in un libro d’esordio quale era “Parole”, tra le figure più
significative, almeno per me.
_ La ricordo stranamente timida, fuori dall’aula; misurava le parole e portava sulle spalle la qualifica di “avvocato delle donne” quasi con imbarazzo.

Nell’intervista, che a breve metterò integrale al mio sito,
www.monicalanfranco.it mi aveva detto: “Le donne mi hanno anche aiutato a capire una cosa molto importante per un avvocato: che la legge non è sufficente. Può contribuire a modificare una atteggiamento culturale, ma è necessario che fuori dalle aule dei tribunali, nella società, nella mentalità di uomini e donne si modifichino comportamenti e pensiero”.

Mi fece soffrire la sua scelta di candidarsi per la destra, ma compresi che
una donna come lei, specialmente avendo conosciuto anche io a mie spese i meccanismi esclusivi e micidiali delle logiche dei palazzi della politica romana, forse si era trattato di una reazione ad una ostilità dell’allora sinistra, che con il PCI in testa non le perdonava il protagonismo e la provenienza borghese.

E’ stata una voce forte e chiara contro la violenza alle donne, molte
giovani si sono ispirate a lei per scegliere la professione forense ,e
persino attraverso quell’orribile trasmissione tv, Forum, nella quale
aveva negli ultimi anni accettato di fare una simulazione patetica dell’aula del tribunale per dirimere questioni di condominio e di lite che bene ritraevano l’italietta odierna l’avevo sentita dire ad una ragazzetta
capricciosa: “guardi che le donne non hanno lottato tutti questi anni per
dare a lei il diritto di non voler fare nulla per guadagnarsi da vivere”.
Addio Augusta, e grazie di tutto. Che la terra ti sia lieve.