“Vorremmo allestire i nostri spettacoli nella Capitale, ma ormai la città è diventata inaccessibile alle compagnie non romane”. È dal grido d’allarme lanciato negli ultimi anni da sempre più numerose compagnie teatrali provenienti da tutta Italia che nasce la rassegna “A Roma! A Roma!”, con la direzione artistica di Francesca De Sanctis.
Il problema era stato sollevato in un articolo della curatrice su l’Unità e poi recepito da Marco Lucchesi, direttore artistico del Teatro Due Roma, che ha offerto i suoi spazi alla giornalista e critico teatrale per poter organizzare una rassegna che avesse come protagonisti artisti che hanno riscontrato una certa difficoltà ad esibirsi a Roma e nel Lazio.
Quali sono queste difficoltà? Cosa è successo?
Molte sale teatrali – per far fronte alle spese – chiedono alle compagnie ospiti il pagamento di un affitto per l’utilizzo dello spazio. “Pagare per esibirci? Certo che no…” spesso è la risposta degli artisti, che giustamente trovano assurdo il fatto di dover spendere dei soldi di tasca propria pur di lavorare. Ma questo non è l’unico problema di una città che chiude i suoi spazi teatrali (basta solo citare il caso Valle e caso Eliseo) e che finisce per ospitare più o meno sempre le stesse compagnie prediligendo spesso spettacoli di intrattenimento. Scelte discutibili, che di fatto escludono i giovani ma anche volti noti del teatro.
L’ambizione della rassegna – che dal 3 febbraio al 29 marzo presso il Teatro Due Roma ospiterà dodici compagnie, sia attrici e attori con una lunga carriera alle spalle (da Ermanna Montanari a Laura Curino) sia artisti più giovani (da Instabili Vaganti a Ilaria Dalle Donne) – non è certo quella di risolvere tutti i problemi del settore, bensì quella di stimolare e rinnovare il dibattito su una questione che riguarda diverse generazioni di artisti, senza escludere l’altrettanta urgente necessità di riportare nel contesto teatrale romano una brezza di novità offerta dalla versatilità di allestimenti e sperimentazioni made in Italy che spaziano dal teatro civile e politico alle performances, dal teatro di narrazione e d’innovazione al cunto e alla tradizione dei pupi.


Ufficio stampa Teatro Due Roma teatro stabile d’essai

programma su website: teatrodueroma.wordpress.com