Quando le parole sono abilmente abbinate alle immagini l’effetto può essere un pugno nello stomaco.
Questo è il caso del calendario commissionato dal Consorzio vera pelle conciata vegetale e realizzato con foto di Oliviero Toscani che sarà presentato a Palazzo Pitti a Firenze in questi giorni.La foto di un pube femminile, che di per sè potrebbe non avere nulla di scandaloso, diventa insopportabile per una donna quando fa pensare al proprio corpo come ad una vera pelle conciata. E suscita sdegno che questo calendario venga presentato in una città segnata dall’orrore di omicidi in cui si è infierito sul pube femminile.

E’ anche evidente che si vuole mettere in relazione la conciatura vegetale con l’idea di naturale che da sempre il corpo delle donne evoca, tanto che in molte regioni italiane il sesso femminile si chiama natura. Ancora una volta una parte per il tutto!

Ecco cosa ci ricorda il calendario e di questo dovrebbe preoccuparsi il Consorzio in questione perchè le donne hanno anche testa e sono consumatrici attente e sensibili.

Facciamolo sapere al consorsio info@pellealvegetale.it e segnaliamolo allo IAP iap@iap.it

www.pellealvegetale.it

{{La risposta dello IAP – Istituto di autodisciplina pubblicitaria alla denuncia}}

{Segnalazione messaggio pubblicitario “Pelle conciata al vegetale in Toscana” diffuso attraverso un calendario da tavolo allegato alla rivista “Rolling Stone” n. 87 – gennaio 2011.}

Con riferimento alla segnalazione in oggetto, comunichiamo che il Comitato di Controllo, in data 13/01/11, ha emesso {{ingiunzione di desistenza dalla diffusione del messaggio}} per la violazione degli artt. 1 – Lealtà della comunicazione commerciale e 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

L’organo di controllo ha ritenuto tale comunicazione offensiva della dignità della persona, in quanto{{ il corpo femminile viene equiparato alla “pelle conciata”,}} ovvero sia ad un prodotto che ad un animale, ovvero un animale ucciso, sezionato e trasformato in prodotto di lavorazione, rilevando pertanto il contrasto con l’art. 10 del Codice, secondo cui “la comunicazione commerciale deve rispettare la dignità della persona umana in tutte le sue forme ed espressioni”.
Il Comitato ha altresì rilevato la violazione dell’art. 1 del Codice “La comunicazione commerciale deve evitare tutto ciò che possa screditarla”, ritenendo il messaggio un esempio di forma comunicazionale che danneggia il credito dell’istituzione pubblicitaria nel suo complesso considerata.

Si precisa che {{il provvedimento ingiuntivo}} acquisterà efficacia di decisione allo scadere del termine previsto ex art. 39 del Codice, ovvero {{il 24 gennaio p.v}}. qualora la parte non proporrà motivata opposizione.

Ringraziando per l’apprezzata collaborazione, porgiamo i migliori saluti.

I.A.P.
La Segreteria