Pisa 8 marzo 2015 – Il comunicato dell’Amministrazione Comunale – Serve ancora l’8 marzo? La domanda, un po’ retorica, ce la poniamo tutti gli anni e tutti gli anni siamo costrette a rispondere che serve una visione d’insieme che parte dal capire che la cultura delle differenze deve stare alla base della nostra società.
«Violenza sulle donne: il tema che risponde alla domanda iniziale. – interviene l’assessora alle Pari opportunità Marilù Chiofalo – La violenza sulle donne è l’epifania inequivocabile del micidiale intruglio dei nostri malfunzionamenti, e i dati del fenomeno inducono a rispondere che serve non l’8 Marzo, ma i 365 giorni tra un 8 Marzo e l’altro.
Alto rimane il nostro tasso di disoccupazione femminile. Una donna senza autonomia economica è più facilmente vittima, una donna invisibile più difficilmente opererà in luoghi decisionali e istituzionali o potrà rappresentare un modello di ruolo per giovani, o essere risorsa per un funzionamento più abile, equo, efficace, democratico e trasparente della comunità. Mancano ancora strumenti amministrativi sistematici e obbligatori per la valutazione di impatto delle politiche pubbliche sul genere.
Troppo bassa è ancora quella cultura del valore delle differenze, per la quale un uomo possa considerare il potere femminile della propria compagna di vita una risorsa e non una minaccia. In un esteso malfunzionamento della famiglia e delle funzioni genitoriali, invece di occupare il tempo della politica per il funzionamento della famiglia, dobbiamo pre-occuparci di rispondere ad interpellanze sulla definizione della famiglia tradizionale».
Per celebrare la giornata oggi, domenica 8 marzo la cerimonia di intitolazione del “Giardino 8 Marzo” (da via Carlo Matteucci a via Donatori di Sangue). Sono intervenuti il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, Paolo Ghezzi Vicesindaco di Pisa e Assessore Parchi e Verde pubblico, Carla Pochini Presidente della Casa della Donna. Con Marilù Chiofalo, Assessora alle Pari Opportunità.