Sotto la sigla “la tela laica”, Udi di Napoli, Arcigay, Arcidonna Napoli, Donne laiche di Sinistra, DonneSudonnde, Associazione Radicale “Ernesto Rossi” organizzano il 17 aprile a Napoli Family violence day, un incontro per l’espressione pubblica della cultura delle relazioni, dei diritti, della convivenza pacifica tra le differenze L’incontro, in contrapposizione alla cultura che sottende l’annunciato “Family day” del 12 maggio, è presentato con un documento di denuncia delle responsabilità politiche che hanno consentito lo svilupparsi di questo clima di scontro culturale sostenuto da una campagna mediatica in atto già da tempo.

“[….]La comprensione, l’amore, la generosità del sostegno alla vita dell’altro: il figlio, il compagno, le madri, i padri, gli amici, sono il risultato delle libere scelte e dell’etica del rispetto umano che nessuna regola statale può imporre. È la realtà delle convivenze che si moltiplicano nel paese, di una rete di solidarietà reciproca. È successo perché tante donne e uomini sono cresciuti, pure tra i mille ostacoli del perbenismo e dell’ipocrisia, usando le libertà civili per le quali hanno lottato.

“La famiglia” che altri scelgono, nel solco della tradizione non è né di serie A, nè di serie B, è solo il risultato di convinzioni diverse. La sua enfatizzazione, lo scontro che si vuole creare, non ha nulla a che vedere con la sua difesa, appare piuttosto un modo di attaccare chi non vuole o non può fare quella scelta.

{{Non c’è nulla di male, nulla di bene nello scegliere l’una o l’altra forma di convivenza}} Il male sta nel dissimulare che la “famiglia tradizionale” spesso nasconde dentro di se violenze e sopraffazioni verso le donne e i giovani , che spesso è il luogo dell’omertà, e che spesso “quella famiglia” si ammala di infelicità e costrizioni imposte da regole irrazionali e col ricatto economico.

{{Affrontare la realtà, salvaguardare le libertà e i diritti}} è compito dal quale la politica si ritrae sempre più vistosamente, delegando al clero ed alla sfera economica l’intervento sociale e la scrittura delle regole. Questa anomalia democratica ha generato un clima insostenibile dove soggetti impropri, come il Clero e la Finanza, impongono arrogantemente il loro comando a chi gestisce la cosa pubblica. {{Errori e confusione di ruoli ed attribuzioni}}, ma anche responsabilità precise sostengono un’anticultura che indica come nemici “le nuove donne”, le donne e gli uomini omosessuali, gli appartenenti ad altre culture.

La mancata revisione della legislazione in materia di fecondazione assistita, il silenzio caduto sul contrasto alle violenze sessuate, l’erosione continua dei diritti di libertà ed autodeterminazione nella sfera riproduttiva e personale, gli ostacoli ideologici al riconoscimento di diritti civili anche alle famiglie non tradizionali, ovvero anche a quelle omosessuali o monogenitoriali, costituiscono i sintomi del clima ostile e violento che colpisce la parte più generosa della politica e della cultura, quella parte più vicina “all’Europa dei popoli e delle culture”: le libere, laiche associazioni di donne e uomini, che dal proprio essere “differenti” oppongono ai messaggi dell’odio la loro proposta di convivenza pacifica.[…]”

L’incontro si svolgerà presso la Sala Consiliare della II Municipalità (piazza Dante) alle ore 17,30