Della detenzione femminile con le sue specificità si parla poco. Un incontro con chi il carcere lo conosce e lo vive direttamente aiuta a comprenderne le complessità.

La pubblicazione raccoglie i testi scritti dalle detenute durante i laboratori settimanali tenuti nella Casa circondariale femminile di Rebibbia dalle due curatrici sul tema libertà e prigioni. “Al di là delle differenze tra storie e destini tanto diversi, pensiamo che l’essere donne ci accomuni molto più di quanto si immagini – spiegano le curatrici -. Riteniamo utile, per tutte, conoscere sentimenti e riflessioni che difficilmente valicano muri e sbarre. Questa pubblicazione è un’occasione”.

Come osserva la direttrice del carcere Ida Del Grosso, nell’intervista pubblicata nel libro, a causare i reati tra le donne c’è spesso la dipendenza da una relazione affettiva violenta o comunque non paritaria. Ecco, quindi, che la consonanza tra sconosciute e l’incontro con la storia delle conquiste delle donne può offrire qualche spunto di riflessione, ulteriore strumento utile a decodificare percorsi di vita difficili e dolorosi. Perché anche il carcere è un’istituzione costruita su un unico modello, quello maschile, che poco o nulla considera le diversità di genere. La raccolta, infatti, contiene anche altri testi, in una sorta di dialogo a distanza tra donne (detenute e no) sulle prigioni che limitano o condizionano corpi e desideri.
Tiziana Bartolini introduce
Agnese Malatesta conduce

intervengono:
Una delle autrici di Rebibbia
Eugenia Fiorillo, educatrice
Cristina Dimitri, educatrice
Paola Ortensi, curatrice

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Note
‘A mano libera’ è un laboratorio settimanale (da novembre a giugno) che si tiene da quattro anni nel carcere femminile di Rebibbia; è un’iniziativa di volontariato che NOIDONNE e l’associazione Noidonne TrePuntoZero propongono alla Direzione e alle detenute come spazio libero di incontro tra donne dedicato alla ricerca condivisa dei possibili sguardi di genere sui fatti del giorno e sui temi di attualità.

Il libro è diffuso in modo autonomo con un contributo suggerito di 10 euro; con il ricavato si sostiene la distribuzione gratuita alle detenute e nelle biblioteche degli istituti di pena, oltre che il sito www.noidonne.org. Per informazioni e copie: redazione@noidonne.org – cell 339 5364627