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Possiamo dire solo che raramente abbiamo pubblicato qualcosa che ci è parso così importante: così scrive la redazione di “Comune-info” a proposito del testo di Johanna Hedva “Teoria della donna malata” 

In primo luogo perché parla a chiunque affronta ogni giorno la sua “vulnerabilità”, l’insopportabile “fragilità” che impone una lotta strenua per l’affermazione della propria dignità. Johanna Hedva lo dedica – con le parole di Audre Lorde – alle persone che non sono mai state considerate degne di sopravvivere: perché questo mondo è stato costruito contro la loro sopravvivenza: «Uno degli obiettivi della Teoria della donna malata è quella di resistere all’idea che sia necessario essere legittimate da un’istituzione, in modo che questa possa provare ad aggiustarvi. Non avete bisogno di essere aggiustate, mie regine: è il mondo che ha bisogno di essere rifatto»