Vorrei dire pacatamente perchè considero la proposta di devolvere il 4 per mille alla scuola pubblica un’ idea balzana e che ignora meccanismi istituzionali cui non dovrebbe invece sottrarsi una forza politica organizzata e presente in parlamento. Intendo dire che se un gruppo di ong o enti sociali o movimenti avessero proposto insieme di soccorrere la scuola pubblica, scossa dalla mannaia gelminica, facendo una campagna per devolvere ad essa il 4 per mille, avrei capito la cosa: lo strumento è l’unico nelle mani di movimenti associazioni organizzazioni che non esercitano la rappresentanza. Avrebbe avuto anche il sale di una battuta politica molto significativa: “Noi siamo aspetti della società civile e intendiamo attraverso una quota del gettito fiscale richiamare lo stato a collocare correttamente le risorse che destina a fini sociali assistenziali e poliitici: per questo, visto che il governo non dà retta ai suoi doveri, tra i quali uno dei primi è di rendere possibile l’accesso al diritto all’istruzione, rimovendo gli ostacoli che lo impediscono, (art 3 della Costituzione), ci mettiamo noi a dire al governo che usi il nostro denaro, che attraverso il gettito fiscale diventa suo appunto per fare un po’ del suo dovere”.

Questo andrebbe benissimo, potrebbe diventare{{ una bella campagna di movimento}}. Ma che il principale partito d’opposizione, presente in parlamento con gruppi parlamentari cospicui per numero esperienza e cultura giuridica, si comporti da ong è grottesco. Tra l’altro fomentando una guerra tra poveri, perchè ciò che andrebbe alla scuola pubblica, sarebbe sottratto alle ong, senza nemmeno chiedere loro il consenso. E poichè la nebbia istituzionale è fittissima e i rischi di cancellazione di compiti competenze e risorse al limite del travalicare il dettato costituzionale {{considero molto pericoloso che il Pd di fatto sia promotore di simile iniziativa.}}

Ma – si dirà – può servire per riaprire il discorso sui privilegi della Chesa: mai ragione fu più ragionevole, ma non di ciò si parla nell’iniziativa Pd. Diciamo allora che ci se ne può servire , magari insieme a compagni e compagne del Pd, per aprire {{una bella campagna sul famoso 8 per mille e successivo 4 per mille}}. L’intento dichiaratamente strumentale non mi scandalizza, una volta che è dichiarato e ha una buona efficacia politica. ll famoso 8 per mille fu introdotto con la riforma craxiana del Concordato, che giudico non migliorativa del precedente.

A mio parere bisognerebbe avviare una lunga tenace pacata, ma {{fermissima lotta per l’ abrogazione del Concordato}}, strumento di regolazione della libertà religiosa, che non esiste in nessun paese “cattolico”,non in Spagna, o in Austria, in Ungheria; negli Usa considerato il paese più generoso con le religioni, meno che mai, perchè la Chiesa cerca di stringere concordati con i paesi non abbastanza liberali e democratici in materia di libertà religiosa, libertà di culto pubblico e rispetto dei suoi interessi materiali.

Orbene, di quasi tutto può essere accusata la nostra repubblica, non certo di perseguitare i cattolici, la loro libertà di espressione e culto pubblico , nè la chiesa quando difende i suoi legittimi interessi. Certamente se un cattolico, laico o prete, delinque non ha più tribunali ecclesiastici, nè se ha debiti sopra le sue possibilità non fallisce, anche se dirige la prestigiosa eccellenza ospedaliera nominata San Raffaele.

{articolo diffuso tramite la mailing list Lidia Menapace}