Logo Co-mai ad alta definezionericeviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato del AMSI, Co-mai,  Uniti per Unire 
 Roma 15/07/2016 – Dolore e sangue in Francia alla ricorrenza della festa nazionale: ieri sera a Nizza un attentatore franco-tunisino ha travolto la folla sul viale della Promenade de Anglais, il lungomare della città, con un mezzo pesante del quale era alla guida. La stima provvisoria delle vittime è di almeno 84 persone, di diversa nazionalità, anche italiane, alle quali si aggiungono 100 feriti. Secondo le fonti, l’uomo avrebbe percorso 2 km nel veicolo sparando dal finestrino prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine. Mentre il Presidente francese Francois Hollande dalla Capitale predispone nuove misure anti-attentati prolungando a tre mesi lo stato di allarme nel Paese, il Daesh festeggia in rete il suo ultimo successo. 

“Il nostro dolore si unisce a quello dei francesi. Il Mondo Arabo piange assieme ai familiari delle vittime del massacro di Nizza. #Siamotuttifrancesi!”, commenta Foad Aodi, Focal Point in Italia per l’integrazione per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC) e Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai). “Tutti gli arabi e i musulmani d’Italia – aggiunge il Focal Point – condannano  con fermezza questi atti disumani che minacciano la vita di tutti i cittadini del mondo senza distinzione tra cristiani, musulmani ebrei o atei. Ci vuole la massima collaborazione da parte dei Governi per spezzare l’azione distruttiva del Daesh  e dei suoi lupi solitari che sono i nostri nemici principali, i nemici  della libertà, della democrazia. Solo con il coinvolgimento delle Associazioni e delle Comunità straniere, arabe e musulmane incluse, possiamo ottenere dei risultati e intensificare al tempo stesso la prevenzione e la sicurezza internazionale. Perché oggi tutti i nostri figli, italiani, stranieri, arabi e musulmani sono a rischio. Tra l’altro, in circostanze come queste, il pregiudizio nei confronti del mondo musulmano non fa che aggravare l’azione di chi dissemina il terrore che – ripeto e non mi stanco di ripeterlo – non ha niente a che vedere con il vero Islam. Offriamo al Governo italiano e francese la massima disponibilità per accrescere le misure di sicurezza e prevenire il franchising del terrore che si è consolidato nei nostri Paesi di origine, così come in Europa”.

Elena Rossi
Responsabile Comunicazione