SIRIA – “No a soluzioni militari, No ad un secondo Iraq o ad un secondo Afghanistan, no ad un’altra Libia. L’urgenza di una soluzione diplomatica”

Le azioni militari – sottolinea Aodi – che non non sono condivise con il mondo arabo allontanano il lavoro a favore del dialogo e della pace. Chiediamo all’Onu all’Ue di prendere una posizione più reattiva con il coinvolgimento della Lega dei Paesi Arabi.
In questo attacco é sotteso un messaggio di aggressione di Donald Trump nei confronti del mondo arabo e musulmano.
Da una parte il Presidente ha voluto chiudere le porta ai musulmani, già con il recente “muslim ban”, dall’altra, ha dichiarato che i bambini siriani non devono soffrire.
Chiediamo verità sulla Siria e chiediamo verità anche sulle intenzioni di Trump: se desidera lavorare per la pace in Medio Oriente o continuare ad attaccare il mondo Arabo e musulmano seguendo gli interessi americani”.
Aodi conclude infine rivolgendo il suo apprezzamento e il suo ringraziamento nei confronti della posizione del Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni che ha ribadito la necessità di accelerare un negoziato per la Siria, per una soluzione duratura.