La rivista “Leggendaria. Libri Letture Linguaggi” pubblica il suo n. 100. Bimestrale di cultura pensato e realizzato da una redazione di sole donne, ma aperto e accogliente per i contributi di firme maschili, nei suoi 17 anni di vita vissuti orgogliosamente in piena autonomia finanziaria e politicaLeggendaria è una testata forse anomala, potremmo dire unica, nel panorama dell’editoria italiana: distribuita per abbonamento e in libreria – e da questo numero anche in formato digitale dal sito www.leggendaria.it – la rivista è un vero e proprio laboratorio di pensiero e saperi femminili, uno strumento di connessione interdisciplinare e interculturale, flessibile, dialogante, e estremamente attenta ai sintomi di cambiamento, alle voci e alle pratiche che segnalano uno scarto rispetto al già noto, già fatto, già pensato. Valorizzando il meglio della tradizione politica e culturale del mondo delle donne emerso con il femminismo, in Italia e all’estero, Leggendaria presta particolare attenzione alle vie possibile per nuovi rapporti tra uomini e donne, e soprattutto favorisce – nell’ascolto e nella scrittura – le giovani e i modi originali in cui si esprimono e si rappresentano.

Nel “Tema” di apertura di questo numero 100, ad esempio, intitolato “{{ {Generazioni&Narrazioni} }}” partiamo proprio dalle più giovani pubblicando “Io mi penso così”, un blocco di 11 interviste che ruotano intorno al senso del proprio essere e “dirsi” donne e al peso che il fenomeno del femminicidio ha sulle loro vite e il loro immaginario. In appendice poi, c’è la terza parte del nostro feuilleton “Le leggendarie”, scritto per noi a sei mani tra tre autrici di diversa età: Lidia Ravera, Chiara Mezzalama e Gaia Formenti: un laboratorio di scrittura intergenerazionale in cui si prova a costruire un “noi” autorale che non cancelli le differenze.

Nella sezione “Pratiche” {{si discute di rappresentanza}}: l’effetto del voto amministrativo con la cosiddetta “doppia preferenza” e le questioni della rappresentanza/rappresentatività e dell’organizzazione interna in un movimento importante come Se Non Ora Quando.
Nel fascicolo trovano spazio anche {{due reportage}}: dal Pakistan, osservato durante la recente campagna elettorale, e dall’India rurale, altra faccia di un paese in corsa veloce vero uno sviluppo che sembra non badare ai costi umani e ambientali che provoca. Due bei ritratti di Rosa Rossi, “matriarca” dell’ispanismo italiano, e di Fausta Cialente, scrittrice che meriterebbe maggiore attenzione, sono tra le chicche dei nostri

“Primopiano” mentre in “Letture” e “Under15” {{recensiamo una cinquantina di titoli}} che ci hanno interessato, incuriosito, appassionato (privilegiamo quanto possiamo la piccola e media editoria). E infine, un po’ maliziosamente, la nostra TopFive fa il verso alle classifiche dei best-seller: da quando abbiamo varato questa rubrica, non c’è mai stata coincidenza tra i nostri titoli e quelli dei maggiori quotidiani: le lettrici e i lettori forti di Leggendaria forse hanno altri gusti!

Per festeggiare il nostro centesimo numero, abbiamo inaugurato il nostro nuovo sito ([www.leggendaria.it->http://www.leggendaria.it]), siamo sbarcate su Facebook e Twitter, realizzato un discreto restyling grafico, e avviato la costruzione dell’Archivio completo dei primi 100 numeri, che contiamo di portare a termine entro la fine dell’anno. E ci stiamo preparando ai prossimi 100 numeri, con la collaborazione di tutte e tutti coloro che in questi anni ci hanno fornito idee, scritti, foto, immagini… e sostegno finanziario tramite gli abbonamenti. Un grandissimo grazie da tutta la redazione editoriale e grafica: Mariella Biglino, Anna Maria Crispino (direttora), Luciana Di Mauro, Mariella Gramaglia, Monica Luongo, Silvia Neonato, Matilde Passa, Giovanna Pezzuoli, Bia Sarasini, Nadia Tarantini, Maria Vittoria Vittori.